Per un decennio, la VIOME è stata l'unica fabbrica autogestita in Grecia, dove viene praticato il controllo della produzione da parte dei lavoratori. È un nodo nel continuum delle lotte globali di dignità insorgente contro l'invasione capitalista che sta investendo il globo: dal Rojava al Chiapas, dai gilet gialli della Francia al “Black Lives Matter” negli Stati Uniti, dalle fabbriche occupate dell'Argentina ai senza terra del Brasile e della Sudafrica, dalle rivolte in Iran e Cile alle onnipresenti lotte contro la privatizzazione dei beni comuni e il saccheggio della natura. Dieci anni fa, i lavoratori della VIOME hanno iniziato a produrre detergenti ecologici nella fabbrica abbandonata dai padroni. Contro gli attacchi dello stato e del capitale, la VIOME ha lottato ed è sopravvissuto grazie al sostegno di un'enorme ondata di solidarietà manifestata a livello globale. Allo stesso tempo, la fabbrica occupata è diventata uno spazio significativo di lotta, creazione e cultura: mercati autonomi, coordinamento dei lavoratori delle fabbriche recuperate e iniziative di collaborazione da tutto il mondo, la prima clinica del lavoro in Grecia, festival, interventi visivi, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, concerti, dibattiti politici, azioni di solidarietà per rifugiati e immigrati. Che è successo? Oggi siamo nella sfortunata posizione di informarvi che la VIOME autogestita è più a rischio che mai. Attraverso procedure non trasparenti, il terreno della fallita Filkeram, controllante di VIOME, è stato venduto a un fondo speculativo sudafricano. Una richiesta costante della nostra lotta è stata quella di separare la VIOME dal resto della proprietà della ditta materna e di darla alla cooperativa di lavoratori, alla quale l'ex datore di lavoro continua a dover milioni di euro di stipendi e compensi. Purtroppon nessun governo, di nessun colore, ha rispettato la nostra richiesta. Mentre tutti affermano di sostenere l'occupazione e l'attività economica, in pratica stanno svendendo il lotto senza preoccuparsi della sopravvivenza dei lavoratori. L'unica fabbrica del paese liberata dai padroni e restituita alla società, l'unica fabbrica operante in termini di autogestione, uguaglianza e solidarietà, è a rischio! I lavoratori della VIOME e il movimento di solidarietà dichiarano che rimarremo nella fabbrica, che il processo produttivo continuerà con ogni mezzo, anche se il capitale e lo stato chiamano la polizia. Non importa quante volte ci porteranno fuori, ci rientreremo. Perché questo posto è la nostra vita e parte integrante delle lotte sociali della nostra città! Cosa vorremmo che faceste? Vogliamo che il nostro messaggio raggiunga tutto il mondo: Allontanatevi dalla VIOME! Il grande movimento di solidarietà fermerà ogni "investimento" e ogni tentativo di evacuazione! Ci troveranno davanti a loro ad ogni passo! Vi invitiamo alla settimana internazionale della solidarietà nella VIOME con l'obiettivo di costruire un firewall. Con un picco il 18 marzo, quando si svolgerà una marcia nazionale nella città di Salonicco, questa settimana chiamiamo i vostri collettivi all'azione. Per tutti noi, ogni marcia, ogni microfono, ogni poster, ogni slogan su un muro, ogni risoluzione
sindacale, ogni protesta presso un'ambasciata o un consolato greco, ogni piccola e grande azione importa, sia praticamente che simbolicamente! Per promuovere le azioni, utilizziamo l'hashtag #defendViome e il logo che accompagna questo testo. Potete inviare foto o testi di supporto al protbiometal@gmail.com. Promuoviamo questo appello ai nostri compagni, in tutti i collettivi, organizzazioni, sindacati che conosciamo e con cui siamo a contatto. Uniamo le nostre lotte in tutto il mondo e manteniamo viva la fiamma della dignità ribelle contro il capitalismo.
ALLONTANATEVI DALLA VIOME! NEMMENO UN PASSO INDIETRO!
#difendVIOME