L'articolo seguente è stato pubblicato nel numero di settembre di Gerçek, il giornale mensile del DIP (Partito Rivoluzionario dei Lavoratori).
La base militare di Incirlik è una piaga non solo per i popoli della regione. L'imperialismo ha causato problemi anche ai paesi suoi collaboratori. Nel 1960, quando gli aerei spia decollati da Incirlik per spiare l'URSS vennero abbattuti, fu la Turchia a dover affrontare la minaccia. Sia dopo questo episodio, sia dopo la crisi dei missili a Cuba, le armi nucleari installate in questa base militare dagli USA portarono l'Anatolia al centro di minacce di guerra.
Dopo il tentato golpe del 15 luglio, le armi nucleari statunitensi sono venute alla ribalta di nuovo. Durante il confronto pubblico, negli USA, sul rischio di un eventuale futuro sequestro di armi nucleari ad Incirlik, che potesse farle cadere, nel corso di una guerra civile, in mani sbagliate, Deborah Lee James, Segretario all'aeronautica degli USA, ha riferito che circa cinquanta bombe nucleari all'idrogeno B-61 sono al sicuro e che non c'è motivo di preoccupazione per il futuro di questi ordigni. Questo è il modo in cui noi, cittadini turchi, siamo venuti a sapere una verità che il nostro stesso governo non si è mai degnato di rivelare, cioè che nel territorio in cui viviamo ci sono almeno cinquanta bombe nucleari di proprietà USA.
Insieme a questa informazione, è confermato il fatto che lo scudo antimissili di Malatya è uno sistema offensivo, e non difensivo. Lo scudo, annunciato inizialmente come una difesa per un possibile attacco nucleare iraniano, è chiaramente finalizzato ad impedire qualsiasi possibile ritorsione a seguito di futuri attacchi ad opera di USA e Israele.
In queste circostanze, è nostro diritto sapere in base a quali accordi segreti queste bombe sono state portate ad Incirlik, ed è nostro diritto sapere se c'è altro materiale che minaccia la vita e il futuro della popolazione. In ogni caso, comunque, non importa quali siano i patti segreti stabiliti: gli USA non hanno alcun diritto di possedere armi nucleari in Turchia, né gli accordi segreti hanno alcuna legittimità.
Sappiamo che l'invasione dell'Iraq da parte di USA e Gran Bretagna è stata giustificata dalla presenza in quel paese di armi di distruzione di massa, le cui tracce non sono mai state trovate, e sappiamo che da quel momento più di un milione di iracheni sono stati uccisi. Abbiamo visto la preparazione di un intervento imperialista in Siria sulla base della stessa ragione. Eppure adesso gli USA confessano che le vere armi di distruzione di massa sono immagazzinate ad Incirlik. Queste armi sono una minaccia tanto per la popolazione turca quanto per quelle dell'intera regione.
Sull'argomento delle armi nucleari ad Incirlik non si può farfugliare. Bisogna agire subito.
Fuori la Turchia dalla NATO. Strappare immediatamente tutti gli accordi con gli Stati Uniti. Chiudere la base di Incirlik. L'intera scorta di armi di Incirlik dev'essere ispezionata, registrata e distrutta da osservatori iraniani, iracheni e di altri stati della regione, inclusi rappresentanti dei palestinesi, attraverso una commissione indipendente aperta alle organizzazioni e ai sindacati indipendenti da qualsiasi formazione e organizzazione imperialista (ONU compresa).