Akdeniz: Dünya devriminin yeni havzası!

The Mediterranean: new basin of world revolution!

البحر الأبيض: الحوض الجديد للثورة العالمية

مدیترانه: حوزه جدید انقلاب جهانی

Il Mediterraneo: nuovo bacino della rivoluzione mondiale!

Μεσόγειος: Νέα λεκάνη της παγκόσμιας επανάστασης!

Derya Sıpî: Deşta nû a şoreşa cihânê

Միջերկրական ծով: նոր ավազանում համաշխարհային հեղափոխության.

El Mediterráneo: Nueva cuenca de la revolución mundial!

La Méditerranée: nouveau bassin la révolution mondiale!

Mediterrâneo: bacia nova da revolução mundial!

Volantino di EEK sul referendum

LE BANCHE IN MANO AL POPOLO, NON AI BANCHIERI DELLA TROIKA!

Controllo dei lavoratori su di esse e sul flusso di capitali all'estero!

Nessuna perdita di salari e pensioni!

NAZIONALIZZAZIONE DIRETTA DELLE BANCHE SOTTO IL CONTROLLO DEI LAVORATORI E DEI POVERI!

Guerra di classe contro la guerra "non convenzionale" della troika UE/BCE/FMI e la troika nazionale Nuova Democrazia/PASOK/Il Fiume (fangoso)!

Votare NO al referendum!

NO ai ladri di FMI/UE/BCE!

NO ai collaboratori greci della troika ND, Il Fiume, PASOK!

Il gioco è finito: cancellazione del debito!

BANCHE E SETTORI ECONOMICI STRATEGICI NELLE MANI DELLA SOCIETA'.

LA PRODUZIONE E IL POTERE NELLE MANI DEI LAVORATORI.

Per un governo dei lavoratori, per un potere dei lavoratori

CONTRO L'UE IMPERIALISTA!

EUROPA ROSSA E SOCIALISTA!

Con un ulteriore giro di vite e sulla base dello stop al flusso di credito attraverso ricatti e ultimatum, gli usurai internazionali di UE, BCE e FMI, con i loro organi all'interno della Grecia (banchieri delle principali banche, i pappagalli dei media e le loro marionette politiche in Nuova Democrazia, PASOK e Il Fiume-fangoso), hanno portato il paese a dichiarare una rovinosa bancarotta e il popolo al disastro. Una guerra non convenzionale, un golpe politico-economico postmoderno è in corso. Non vogliono semplicemente cacciare il governo. Vogliono terrorizzare e mettere in ginocchio un intero popolo, il popolo greco, e in questo modo dare un messaggio agli altri popoli d'Europa che si stanno ribellando all'austerità permanente e ad una disoccupazione mostruosa. 

Bisogna scendere tutti nelle strade, tutti alla lotta. Per rovesciare i piani della troika, internazionale e domestica. Per fermare tutti coloro che -  anche dentro ministeri chiave - stanno preparando soluzioni contro il popolo.

È questo il momento del popolo, e non solamente quello delle elezioni, ma innanzitutto quello delle strade e della lotta per la libertà, per la giustizia sociale e per l'emancipazione. Il popolo, guidato dalla classe lavoratrice e dai giovani, può e deve essere mobilitato per strappare gli ultimatum e tutti i memorandum, vecchi e nuovi!

Bisogna rompere con il capitalismo e con l'Unione Europea qui e adesso! Per prendere le nostre vite, il benessere sociale e il potere nelle nostre mani!

Il tempo della verità ci ha raggiunto. Tutti i compromessi con i capitalisti, dentro e fuori il paese, che il gruppo dirigente di Syriza ha fatto - con la destra nazionalista di Kammenos, con la destra di Karamanlis sul Presidente della Repubblica, con l'associazione degli industriali greci, con le cosiddette "istituzioni" dell'imperialismo in Europa e negli USA - non solo sono fallite, ma hanno reso i capitalisti e i meccanismi dell'UE e dell'FMI anche più aggressivi.

Chiediamo ai membri e alle forze in lotta che sostengono Syriza di imporre alla loro leadership di tagliare i ponti della collaborazione di classe con le istituzioni imperialiste, l'UE e l'FMI, con i capitalisti stranieri e locali, e con i loro agenti politici.

Chiediamo ai dirigenti del KKE di smetterla di coprire con una fraseologia di sinistra la collaborazione con la troika domestica. La posizione di un voto di protesta al referendum - in pratica, di invalidare il voto - rafforza le forze borghesi più reazionarie.

Un congresso nazionale dei rappresentanti eletti dell'intero movimento operaio, dei movimenti sociali, degli autorganizzati, dev'essere preparato al più presto, per discutere un programma alternativo di uscita dalla crisi. Per impedire a chiunque altro di decidere per noi senza di noi.

È necessario un fronte unico di classe di tutte le organizzazioni politiche e sociali, dei movimenti, dei collettivi, delle masse lavoratrici e degli strati popolari, organizzati e non, contro il nemico di classe dentro e fuori il paese.

No ai governi di "unità nazionale". Per un governo dei lavoratori, per un potere dei lavoratori.

Partito Rivoluzionario dei Lavoratori (EEK)