Akdeniz: Dünya devriminin yeni havzası!

The Mediterranean: new basin of world revolution!

البحر الأبيض: الحوض الجديد للثورة العالمية

مدیترانه: حوزه جدید انقلاب جهانی

Il Mediterraneo: nuovo bacino della rivoluzione mondiale!

Μεσόγειος: Νέα λεκάνη της παγκόσμιας επανάστασης!

Derya Sıpî: Deşta nû a şoreşa cihânê

Միջերկրական ծով: նոր ավազանում համաշխարհային հեղափոխության.

El Mediterráneo: Nueva cuenca de la revolución mundial!

La Méditerranée: nouveau bassin la révolution mondiale!

Mediterrâneo: bacia nova da revolução mundial!

Libertà per i deputati curdi arrestati! Via il boia Erdogan!

 

Il regime di Erdogan ha compiuto un passo ulteriore nella propria deriva reazionaria. L'arresto in piena notte dei deputati curdi del HDP significa la decapitazione dell'unica vera opposizione parlamentare. La discussione apertasi sulla introduzione della pena di morte espone gli arrestati al rischio della vita. L'aperto sostegno parlamentare alle misure repressive del governo da parte dei partiti fascisti turchi dà il segno all'evoluzione in corso. 
Il regime di Erdogan continua ed accelera il processo intrapreso dopo il fallito golpe militare del 15 luglio, in direzione di una concentrazione di poteri sempre più grande nelle mani insanguinate del presidente. 

È il risvolto interno della politica neottomana in Medio Oriente. Una politica mirata all'annientamento ad ogni costo di qualsiasi spazio di autodeterminazione curda, dentro un progetto di espansione dell'area di influenza turca in Siria e in Iraq. La partecipazione turca alla battaglia di Mosul è parte di questo disegno. Come lo è l'intesa con Putin. 

L'evoluzione in corso mette a nudo una volta di più l'ipocrisia degli imperialismi democratici d'Occidente. Le parole formali di preoccupazione espresse dagli USA e dalle cancellerie europee per il "rischio" autoritario in Turchia dopo il 15 luglio, servono solo a coprire l'immutata alleanza col boia Erdogan. Vitale per gli interessi NATO. Vitale per le politiche odiose e prezzolate di respingimento dei migranti in fuga dalle guerre. 
La verità è che le “democrazie” europee ed americane sacrificano ogni decenza alla pelosa salvaguardia dei propri interessi imperialisti. Il governo italiano di Renzi e Gentiloni è parte integrante di questa politica complice ed ipocrita. 

Il PCL denuncia senza riserve il regime reazionario di Erdogan e la repressione in corso in Turchia. Dichiara il proprio sostegno alle iniziative di opposizione in corso nelle città turche contro la nuova stretta del regime, e la piena solidarietà con la lotta del DIP (Partito Operaio Rivoluzionario, sezione turca del CRQI), che è partecipe della mobilitazione in atto. Propone una immediata mobilitazione unitaria davanti ai consolati e all'ambasciata turca in Italia, assieme alle associazioni e rappresentanze curde, per chiedere l'immediato rilascio di tutti gli arrestati.

Partito Comunista dei Lavoratori